Meravigliarsi per tornare a vivere

Nessuno nel nostro tempo sembra più capace di stupirsi di fronte allo spettacolo del mondo in tutte le sue molteplici manifestazioni. Gli individui sono letteralmente assorbiti dalla frenesia della vita. Il mito della velocità e della produzione risucchia le nostre esistenze nel proprio vortice. Una spirale senza luce, senza scopo, vuota di senso e priva di bellezza. Sembra non ci sia più nulla in grado di affascinare e scuotere la presenza individuale. Assuefatti da immagini di morte, violenze e sofferenze che fluiscono davanti ai nostri occhi. Costantemente bombardati dai mezzi di comunicazione di massa e dai social network, i quali propongono una visione del mondo acromatica. Una condizione che anestetizza la mente e il cuore dell’uomo, incapace di meravigliarsi sia di fronte al male sia al cospetto del bene e del bello.

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