Viktor E. Frankl: i pieni granai del passato

In alcuni momenti della vita, a molti di noi capita di fermarsi un istante, voltarsi indietro e osservare il film della propria esistenza sin lì vissuta. Una pellicola che scorre a velocità sostenuta davanti ai propri occhi. Ricordi, emozioni, fatiche, sofferenze, gioie e dolori. Le più diverse situazioni ed esperienze, declinate secondo l’unico ed irripetibile cammino di ognuno. D’improvviso però, lo sguardo si fa triste. La malinconia inizia a prendere il sopravvento sulle altre emozioni e ci inonda come un fiume straripante di sconforto. Tale sentimento non è dettato solamente dal sovvenir alla mente di scene e ricordi negativi, sofferenze o dolori. No. Il più delle volte è dovuto alla percezione nostalgica che quanto abbiamo vissuto se ne sia concretamente andato, sia svanito nel nulla, in una dimensione non più raggiungibile se non attraverso qualche sbiadito e non più certo ricordo. Questo vale anche e soprattutto per quanto abbiamo gioito e quanto di positivo abbiamo vissuto.

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